L'unione dei Comuni, un'opportunità
Sabato 28 novembre il Sindaco di Agliana Giacomo Mangoni ha partecipato al convegno del Pd regionale tenutosi a Montecatini Terme dal titolo “La fusione fa la forza”. Durante il convegno è stata ribadita da parte di coloro che sono intervenuti, la necessità di incoraggiare le fusioni fra comuni con incentivi statali e regionali e sono state ricordati tutti i vantaggi in termini economici e di buona amministrazione che tale operazione comporta.
In questo contesto, il Sindaco di Agliana Giacomo Mangoni, fa eco e rilancia le considerazionidel Sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini del 18 novembre scorso che, parlando di fusione di comuni, aveva considerato i territori di Montemurlo Agliana e Montalela dimensione ottimale per una fusione.
“Viviamo un periodo storico che per ragioni economiche e di maggiore efficienza – afferma il Sindaco di Agliana Giacomo Mangoni - ha senza dubbio bisogno di operare una semplificazione amministrativa e una riorganizzazione dei centri di spesa e dei servizi allo scopo sia di rispondere in modo pronto, efficiente ed omogeneo alle richieste dei cittadini riducendo inutili sprechi e duplicazioni di uffici che non hanno necessità d'essere.
La riforma delle Provincie e le esigenze finanziarie, ci portano inevitabilmente a pensare all'opportunità di una fusione di comuni in modo che aree territoriali omogenee possano fare economie di scala nell'amministrazione dei territori ed usufruire di tutti i vantaggi e gli incentivi che sono e saranno previsti dalle leggi statali e regionali.
Le ragioni della razionalizzazione dei costi e dei servizi non possono non tener conto però anche di altri argomenti quali l'omogeneità territoriale, la tradizione comune, la vocazione produttiva, la logica di non subalternità di nessuna area e la capacità di leggere il territorio e rispondere alle esigenze della popolazione in modo pronto.
Le nostre riflessioni concordano con quelle del Sindaco di Montemurlo quando si evidenzia la necessità di territori omogenei per popolazione ed economia, aggiungerei anche per storia, per attitudine alla collaborazione, per caratteristiche. Una fusione che non tenga conto di tutti questi fattori rischia l'incapacità di rispondere in modo adeguato alle esigenze delle popolazioni e, paradossalmente, di produrre una dispersione e moltiplicazione delle spese piuttosto che maggior efficienza.
I territori di Montemurlo, Agliana e Montale sono senza dubbio un ambito omogeneo e possono costituire un'area economica di tutto rispetto che si rivolge a Prato e alla città metropolitana di Firenze quali primi interlocutori per uno sviluppo economico dell'intero territorio.
Parlare di fusione in questo periodo è importante anche sulla scorta della proposta del Presidente Rossi di creazione di una macroregione nell'Italia centrale che comprenda Toscana Umbria e Marche. Anch'essa va incontro all'esigenza di maggiore razionalità dei servizi e di maggiore capacità di incidere sia nelle politiche nazionali che in quelle europee. In questa prospettiva diventa ancor più evidente la necessità di raggiungere dimensioni ottimali per poter essere protagonisti delle scelte che riguardano il futuro del nostro territorio.”